Siccità ambientale e umana.

Un salto di qualità questo film di Virzì: non solo commedia ma dramma di una Roma a secco per problemi naturali, bisognosa di pulizia e nuova vita e di persone che sono aride per le esperienze vissute, bisognose di ripresa di coscienze e di sentimenti. Una storia di tante persone con problemi diversi che sembrano tanti pezzi di un puzzle che man mano si va componendo sino al finale tragico e aperto alla speranza di giorni migliori. Un grande cast sia per numero di personaggi che per bravura e non è possibile citare qualcuno in particolare perché tra i più noti ci sono attori di grande esperienza anche teatrale e tra i giovani ci sono buone promesse e, se in una critica occorre evidenziare un neo ecco che Monica Bellucci si conferma di una bellezza straordinaria, ma di poca recitazione. Bella la colonna sonora scelta che accompagna i momenti alti e bassi di una storia che man mano coinvolge lo spettatore, ottima la fotografia sia sui personaggi che su una Roma bella e disastrata. Questo film non era in Concorso al Festival di Venezia ed è stato un peccato perché merita premi e chissà per il futuro … Peccato che in sala eravamo solo in dodici spettatori …

Locandina da internet

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