Concentrare in poco tempo il dramma di un disabile che deve essere reinserito nella famiglia e nella società, con i dubbi e le lotte interiori di chi ne deve prendere cura non è facile e non può essere molto credibile se il percorso, almeno inizialmente, viene affrontato cinematograficamente sulla scia di una commedia che a tratti risulta anche comica. Il regista Guido Chiesa ha tentato di rappresentare i problemi quotidiani, psicologici, sentimentali tra marito ed ex moglie, genitori-figlia in modo leggero pur evidenziando qualche riflessione. Gli attori principali sono bravi, Edoardo Leo si conferma nei ruoli di debole ma reattivo, Micaela Ramazzotti è perfetta nei ruoli psicosociali, debuttante ma credibile la giovane Gloria Harvey nei panni di un’adolescente che affronta problemi della sua età ma anche le difficoltà di una situazione familiare difficile, Anna Bonaiuto regala piccoli cammei di recitazione teatrale. Buona la fotografia, adatta la colonna sonora. In sala si sono anche sentite risate, qualche commento e alla fine qualcuno ha tentato un applauso.
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Le assaggiatrici: assaggio di pazzie della guerra
Questo film va giudicato per quello che ci fa vedere di una storia vera della Seconda Guerra mondiale, conosciuta solo nel 2012, e ci da un assaggio di quelle che possono essere le follie che una guerra può far nascere nella mente umana: donne che vengono costrette a testare pietanze che dovrà mangiare Hitler … Il racconto cinematografico differisce dal romanzo in alcuni punti, ma la tragedia è reale, anche se nel corso della visione prende il sopravvento la storia di una passione tra l’interprete principale che è vittima ma anche colpevole per la sua debolezza e il suo dominatore che, pur eseguendo ordini militari, si rivela essere spietato esecutore e poi rivela anche sentimenti umani. Soldini con questo film storico fa un passo avanti senza raggiungere alti livelli, ma è bravo regista nela scelta del cast e della fotografia. Non rimane impressa alcuna colonna sonora ma i vari personaggi sono ben interpretati. Si esce con una convinzione: gli orrori spesso sono inimmaginabili!