Note dalla Mobility Conference Exhibition di Milano

Pubblicato oggi su QuiArese:

30 marzo 2017 – Recentemente si è svolta a Milano, come ormai è tradizione, la Mce (Mobility Conference Exhibition), presso il Palazzo, progetto di Gio Ponti, sede dell’Assolombarda e abbiamo partecipato con attenzione. Si è discusso su “Milano Infrastruttura per lo sviluppo del Paese” che vede la Città Metropolitana competere con le altre grandi Città Europee e mondiali per crescere e far crescere tutta l’Italia, mettendo in campo le sue eccellenze, le sue esperienze, i suoi prodotti e le sue infrastrutture.
Per Milano ci sono grandi progetti sia come infrastrutture che come miglioramento della mobilità, verranno riutilizzati enormi spazi di fabbriche non più esistenti e scali ferroviari non funzionanti e si stanno studiando indicatori che permetteranno il confronto tra la Città e le altre grandi metropoli europee: Milano è una città che si può immaginare come un mix tra Barcellona e Monaco, umanesimo e finanza e deve aprirsi sempre più all’internazionalità… (Rocca, presidente Assolombarda).
“Il nostro sistema di infrastrutture – ha detto Sangalli, presidente della Camera di Commercio – sembra non sopportare la crescita di esigenze di mobilità sfavorendo la crescita del Pil, anche se Milano ha reagito alla crisi con volontà, con la creazione di Start Up, della prima rete completa in fibra ottica d’Italia e attrae investimenti, turisti ed è necessario coinvolgere periferie, altre località della Città Metropolitana, guardando anche al di fuori di questa, verso la Lombardia e l’estero. Piero Bassetti chiamava Milano “Città Mondo” per le sue aperture, per l’innovatività e capacità di essere motore del Paese. C’è necessità di fare velocemente le infrastrutture in programma, come l’apertura del terzo valico per l’Alta Velocità verso Genova,, completare tratti di strade in sospeso e fare regole precise per le costruzioni e controlli ( vedi ponti crollati negli ultimi giorni…)”.
Bonomi di Arexpo, sostiene che 1,1 milioni di mq di spazio verranno utilizzati per la Città della Scienza, Sapere e Innovazione, per la Human Technopole con cuore a Palazzo Italia e imprese volte a Big Data, Life Science, Università, Cultura, sport e intrattenimento che, con l’apporto di Istituzioni Pubbliche responsabilizzate, punta ad attrarre Imprese private internazionali.

Intanto, mentre ad Arese stiamo osannando il primato del Centro Commerciale più grande d’Europa, è in arrivo a Segrate un Centro Commerciale più grande come ha illustrato John Burton di “Westfield Milan”, 600mila mq a disposizione con investimenti per 1,5 miliardi di euro. Sull’area ex Falck di Sesto San Giovanni, 1,4 milioni di mq, sorgerà entro il 2021, la Città della Salute e Ricerca, sulla più grande area di bonifica in Europa, pari a 240 campi di calcio – ha detto Carlo Masseroli della Bizzi & Partners – e ci sarà un parco verde di 600mila mq (Parco Sempione è di 400mila mq…), il master plan scelto è quello di Renzo Piano e prevede la permanenza di alcuni capannoni industriali a futura memoria dell’industria che sorgeva sul sito.

Il Presidente di Sea, Modiano, ha illustrato la crescita degli aeroporti milanesi, in particolare di Malpensa che era dato per “morto” qualche anno e la necessità di apertura a nuove rotte in modo da attrarre viaggiatori anche in transito verso altre nazioni e continenti. L’Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Parolini, ha detto che la realtà lombarda è complessa, ci sono migliaia di piccole imprese e per crescere c’è bisogno di intelligenza, innovazione e possibilità di mobilità veloce, integrata e flessibile: la vera Città Metropolitana, si capirà prima o poi, sarà oltre i confini attuali e comprenderà, come minimo, Torino – Milano – Venezia e, per ora, Milano deve essere attrattiva, ma con tutta la Regione Lombardia.

La vicesindaco della Città Metropolitana, 134 Comuni, Arianna Censi, ha detto che solo Milano e Napoli sono più avanti nella realizzazione della Città metropolitana ma c’è comunque tanto da fare. Occorre semplificazione e visione strategica per Milano e il suo hinterland, definendo bene chi fa che cosa, eliminando la burocrazia. Trasporto pubblico e mobilità devono essere facilitati non solo a Milano ma in tutta la Città Metropolitana e occorre semplificazione e saper guardare avanti. Tutti i progetti descritti sono grandiosi, ma “non bisogna ripetere errori come è successo per l’Area ex Alfa Romeo ad Arese che con un grande Centro Commerciale e programmi di incremento, non ha un buon servizio di trasporto pubblico e infrastrutture che la rendano fruibile e attrattiva per imprese e visitatori provenienti da più parti d’Italia e da fuori”. Se si progetta bene fin dall’inizio, tenendo conto di mobilità, sostenibilità ambientale, dimensioni di traffico, riduzione di spesa per i viaggiatori e della soddisfazione dei cittadini. Oggi la Città Metropolitana si deve confrontare con una trentina di zone tariffarie diverse per gli spostamenti da una parte all’altra di studenti, lavoratori e turisti.

Giuseppe Sala, Sindaco della Città Metropolitana, ha detto che è importante sapere da che parte sta il Governo rispetto alla realizzazione di grandi progetti e le regole del gioco. A Milano arrivano tanti investitori che ormai non guardano più alle Nazioni ma alle Città Metropolitane europee e Milano è una degna di queste. Molti giovani scelgono Milano per creare lo loro Imprese Smart e le Start Up, perché offre tecnologie, servizi, infrastrutture, ma la mobilità in Città e fuori è fondamentale e va migliorata ancora e lo hanno capito proprio i giovani che noleggiano 13mila car sharing al giorno perché essi sono aperti alle innovazioni e a una migliore qualità della vita. Oggi i milanesi sono più ottimisti di 10 anni fa e sono ben disposti a raccogliere nuove sfide. La Città Metropolitana ha 4 milioni di abitanti e ha il dovere di migliorare le condizioni di vita e la mobilità fa parte di queste.

Noi pensiamo, dopo aver ascoltato e conosciuto questi grandi progetti che riguardano la Città Metropolitana a quali vantaggi potremmo avere come Cittadini aresini, specie per i progetti più vicini a noi: Area ex Alfa, su cui abbiamo visto realizzare qualcosa di importante e attendiamo nuovi sviluppi e Area ex Expo 2015 che ci ha lasciato poco di definitivo, economicamente, si intende… Comunque anche nel nostro Comune dobbiamo prestare massima attenzione alla vivibilità, sostenibilità, alle infrastrutture e alla mobilità proprio perché siamo uno dei territori coinvolti in uno sviluppo di cui dobbiamo essere capaci di capirne e prevenire le conseguenze, per mantenere bella e vivibile la nostra Arese e renderla attrattiva anche economicamente. Diremmo: Milano Città Motore d’Italia e Arese Città dei Motori per lo sviluppo della Città Metropolitana. La sfida è accettata. Più o Meno.

Rubrica a cura di Francesco Gentile
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