Sanremo 2015: è finita …

Ha vinto una canzone stile Anni ’40 … Se questa è modernità! I ragazzi hanno bella voce, ma è mai possibile che la canzone italiana 2015 sia questa figlia di una pura operazione commerciale? Eppure la Nannini ha dimostrato come canzoni di circa 50 anni fa possono essere “moderne” e con ritmi “vivi” … Nonostante la mia età, dico che la canzone di Nek o tante altre, sono più di questo nostro tempo …

7 pensieri su “Sanremo 2015: è finita …

  1. Non è la prima volta che succede, viene premiata la canzone con maggiore qualità musicale, esecuzione vocale, messaggio intrinseco, che rispecchi lo stile italiano. Eppure la vera, o le vere, canzoni vincitrici di S.Remo le stabiliscono le classifiche di ascolto, le vendite di dischi, le orecchie della gente che non ne dimenticano la melodia e che le canticchiano in doccia. Per essere indimenticabili le canzoni non hanno bisogno di qualità particolari se non essere di per se belle e orecchiabili e esprimere qualcosa su cui tutti siamo d’accordo.

  2. da Facebook, Giovanni Venditto: noi tenimmo o problema do napoli e voi pensate o festival. “il volo” lo prende oggi la roma

  3. via mail da Mike: concordo con le tue valutazioni sulla canzone vincitrice di Sanremo.
    Una canzone di altri tempi anche se, ad onor del vero, i tre ragazzi hanno una voce stupenda.
    Personalmente non ho seguito l’evento (al contrario di mia moglie), tranne le due ultime ore e nelle pause tra un film o un incontro di tennis.
    La canzone di Nek mi è piaciuta di più e sicuramente sarà molto trasmessa dalle emittenti radio.

  4. Festival mediocre, da seguire durante le pubblicità su altri programmi, vallette da rottamare, canzoni medio-antiche…anche a me piaceva di più Nek….

  5. da Facebook, Gennaro Marquez: Francesco, hai espresso in pieno il mio pensiero. D’altra parte, che vincessero questi ragazzotti si sapeva già dall’inizio. Il problema è che al festival manca ormai il cantante “dominante”, quello tipo Modugno o Celentano che catturano la scena e così si cade nella fiera delle banalità, come questi tre cantantucoli da festa di piazza, messi insieme per gli americani nostalgici.

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