L’ultima volta che siamo stati bambini: buona la prima.

Ebbene si, anche Claudio Bisio fa il regista e fa centro con questo film. Da un artista che ha lavorato con Dario Fo e Franca Rame, per anni ha calcato palcoscenici, ha fatto cabaret, recitato in film pù o meno comici, ci si aspettava il salto nel mondo dei registi e la prova è superata perché ha scelto una bella storia, bravi attori, ottima colonna sonora … Questo film commuove come tutti quelli che raccontano del periodo brutto della guerra, della caccia agli ebrei e commuove di più perché i protagonisti sono bambini che, pur condizionati dal contesto che li circonda e da idee e adulti con idee molto confuse, giocano con l’innocenza, i sogni e le speranze e tentano una grande impresa. Bisio si è riservato quache cammeo, ma ha messo al centro la potenza interpretativa dei piccoli  attori:  Vincenzo Sebastiani, Alessio Di Domenicoantonio, Lorenzo McGovern Zaini e  Carlotta Dde Leonardis che, ben guidati, sembrano esperti davanti alla macchina da presa, sono personaggi con caratteri diversi, diverse storie ma uniti da un’amicizia profonda che li aiuta a lottare contro mostri piccoli e grandi di quel periodo storico per raggiungere il loro obiettivo.Da citare anche gli altri attori come Federico Cesari e la sempre più brava Marianna Fontana e la partecipazione di Antonello Fassari. Film impegnati come questo, che regalano anche risate e  momenti di leggerezza, sentimenti e contrasti, in un contesto che è tragico nella storia italiana, restano impressi e meritano applausi. Un suggerimento al regista: nel prossimo film, cogliere l’attimo per il finale: in questo forse lo spettatore avrebbe preferito qualche scena in meno restando sull’emotività dei penultimi momenti.

locandina da internet

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