Ci siamo: AI è qui da noi …

Si, nessuno scherzo: l’Intelligenza Artificiale è arrivata da noi, nelle case della nostra famiglia. Rabbrividisco al pensiero che anche nelle scelte di vita quotidiana, bisogna ricorrere ad una parte terza, ad un “terzo incomodo”. Eppure non possiamo resistere all’invasione di questa che diventerà Entità Superiore … La corsa al futuro è più veloce della nostra mente, ormai e le informazioni che i sistemi tecnologici hanno sono enormi e vengono elaborate in milioni nel corso di un secondo … 

Ci arrenderemo, lo dico con tristezza. Già da tempo i rapporti tra persone si riducono a scambi di whatsapp sui cellulari: invece di fare una telefonata, di sentire le voci a noi care, di scambiare idee e saluti conoscendo i toni emozionali dei nostri interlocutori, preferiamo scrivere, spesso anche con abbreviazioni, in forma fredda e amorfa. E ora eccola qui, l’AI … la consigliera, il nuovo Angelo Buono. Oppure Angelo Cattivo? Si tratta di un processo senza fine e ne saremo travolti come quando arrivarono i primi cellulari e molti, anche tra amici miei, dicevano che non sarebbero diventati schiavi, non l’avrebbero mai comprato, usato e oggi molti ne hanno addirittura più di uno … Da sempre sono a favore del progresso, specie se serve a migliorare i servizi, i prodotti, la salute, l’ambiente …  ma so anche che non tutte le invenzioni sono state pacifiche e risolutive.

Il fatto è questo: l’altro giorno ho avuto un sussulto negativo, arriveranno le Feste di Fine Anno con il bagaglio ossessivo di auguri scopiazzati e poco spontanei, con la spasmodica ricerca di inutili regali. Io non le amo queste Feste, se non per il fatto di costruire ogni anno con fantasia il nostro presepe, sempre più vario. Ma ecco che, con notevole anticipo, come fanno i supermercati che espongono già a settembre i panettoni, tremo alla richiesta di mia moglie e parenti sul cosa fare a Natale e/o Santo Stefano, cosa mangiare, dove … e il terrore mi assale quando le risposte sono: da noi, da voi, da amici o (per non far stancare le mogli) in agriturismo o a ristorante (ma che siano spaziosi per accogliere anche i Babies) … in casa, con l’impegno che ognuno porti un contributo culinario … Ed ecco il mio errore, invece di telefonare a tutti, ho scritto una mail che con un elenco suddiviso in vari punti, esponeva le varie possibilità con pro e contro. Una risposta mi è arrivata dopo pochi minuti: “Ho chiesto all’Intelligenza Artificiale che mi ha suggerito le seguenti possibili soluzioni” seguito da un elenco simile a quello inviato da me, con gli stessi pro e contro. Vantaggio? Stare tutti insieme in qualche modo, seguito da una lista di locali da contattare … 

Conclusione: forse soddisfatti del contributo dell’AI, nessun altro ha risposto: quindi tutto rinviato agli ultimi giorni. Grazie allora AI “Abbacinante Illusione”!

Il mio … Halloween

L’America fa da esca e tanti abboccano l’amo … Non solo ci trascina in crisi economiche o in guerre che rendono potente solo se stessa, ma da sempre ci fa da precursore in modi di vita diversi dalla nostra storia, delle nostre tradizioni. Certe esagerazioni arrivano da lì. L’assalto alla carriera, ai vertici aziendali, al mito del business, al lusso sfrenato, all’egoismo, alla disgregazione dei valori, della famiglia, all’alcolismo e alle droghe … E ciò che fanno lo vediamo pari pari dopo qualche anno dalle nostre parti. Avevamo città a misura d”uomo e ci hanno mostrato i grattacieli, esagerazioni, manie di grandezza … Avevamo il presepe e ci hanno portato l’albero di Natale, al simbolo dell’amore hanno affiancato il simbolo del consumismo. Aspettavamo prelibatezze legando alle feste, il panettone a Natale, l’uovo di cioccolato a Pasqua, il torrone a Tutti i Santi o al giorno dei Defunti: ora trovi tutto e sempre nei supermercati, altro esempio di importazione e di distruzione del rapporto umano negoziante-cliente … Ebbene questa festa di Halloween io proprio non la gradisco, è un evento commerciale come la Festa di San Valentino o della Mamma/del Papà/dei Nonni … come se l’amore si dovesse manifestare solo in quei giorni … Mi turba questa sfrenata corsa ai costumi, alle maschere, alle zucche più grandi e bambini vittime di genitori esibizionisti che insegnano loro a ricattare con uno “scherzetto” per avere un “dolcetto” non sempre meritato …

Quando eravamo bambini a Napoli in questi stessi giorni, preparavamo una piccola cassa di cartone, a volte con la forma di bara, sulla facciata superiore facevamo una fessura della misura di una moneta, si chiamava “a cascettella d’e muorti”. Invece di chiedere dolcetti, come accade oggi con Halloween, i bambini partecipavano a questa antica usanza per raccogliere soldi per l’elemosina in onore dei defunti. In realtà, parenti e amici di famiglia facevano elemosina in Chiesa e ci premiavano con un piccolo regalo in danaro, versandolo nella cassetta, solo se meritavamo ed era il primo emozionante insegnamento nel capirne il valore e l’oculata gestione per una spesa in cose utili per noi. Che bei tempi!

Foto da internet.