Oggi vi devo raccontare …

Tanti anni. Quanti anni. Non siamo proprio una coppia abituata a separazioni. Né lunghe, né brevi. Tutto ciò che facciamo ci vede insieme. A parte il lavoro che ci costringeva forzatamente lontani, pochissime volte in tutti gli anni di coppia, abbiamo partecipato a qualche evento singolarmente. Oggi, un importante momento di festa tra donne dedicato a nostra figlia, ha visto la mia dolce consorte invitata. E, a parte l’impegno che l’ha coinvolta nella preparazione di muffin, foto e dediche, la sua preoccupazione è stata per me. Da quando anche lei è in pensione, non mi sono trovato solo, non ho dovuto apparecchiare la tavola, scaldarmi le pietanze che lei mi preparava, non ho più lavato piatti … In mattinata, mi ha chiesto più volte cosa volevo che mi preparasse per un pranzo da single disperato, ma le ho detto che avrei fatto un salto a comprarmi un precotto al supermercato oppure fermarmi a prendere qualcosa in un self service oppure andare in giro per Milano e fermarmi in qualche locale sui Navigli … E lei, dopo pochi minuti tornava alla carica con proposte allettanti di sughi vari: sembrava quasi “gelosa” che io volessi mangiare da solo fuori casa. Ho ringraziato: mi sarei arrangiato come ai vecchi tempi … Ci siamo salutati e augurato buon giorno, poi sono andato a fare un giro nella natura intorno a noi, mentre lei si apprestava ad uscire. Dodici telefonate mi hanno raggiunto. “Ho preparato una crema di carciofi e puoi condire un po’ di pasta”. “Che tipo di pasta ti vuoi cuocere, lunga o corta, così ti preparo la pentola giusta?”. “Ti peso la pasta, non so se sai usare la bilancia da cucina nuova …”. “Preferisci il parmigiano o il pecorino?”. “Vuoi un po’ di pane di grano duro o quello al sesamo?”. “Lascio un’arancia o una banana?”. Ogni volta le ho detto che non sono proprio imbranato e che in passato mi sono anche esibito come Chef, ad esempio quando lei era in ospedale per dare alla luce i nostri figlioletti o andava in gite scolastiche, preparandomi ottime paste in bianco, brodini col dado e addirittura una “Pasta alla Francociccio” con un sugo a base di tutto ciò che trovai in frigo: formaggi, salame, guanciale, piselli, zucchine, olive bianche e quelle di Gaeta … poi il tutto nel forno a fare un … pasticcio … che anche lei assaggiò e gustò, forse per fame. Vero è che la Chef di casa è lei, ottima interprete di ricette tradizionali e di nouvelle cousine, ma la fantasia la regalo io e le nostre ricette nel blog di famiglia “Chef Casalinghi Pensionati” ricevono numerosi apprezzamenti e ci gratificano. Com’è finita? Ho rinunciato, come per tutta la vita, a fare il single giramondo e a casa mi sono gustato un bel piatto di LINGUINE CON CREMA DI CARCIOFI. Nota: ho solo aggiunto un po’ di guanciale, ricotta, pepe, tanto parmigiano e la profumata fogliolina di basilico …

Arese

Risotto con carciofi

Ingredienti x 2 p
120 g riso
200 g carciofi a spicchi cotti a vapore
½ scalogno
1 noce piccola burro
1/2 cucchiaio olio evo
Sale, pepe, vino bianco  qb.
Parmigiano grattugiato a piacere
Brodo vegetale / dado q.b.
 
Preparazione
In un tegame rosolare lo scalogno tritato dolcemente, versare il riso e tostarlo, sfumare con il vino bianco, aggiungere poi gli spicchi di  carciofi tagliati a cubetti, tenendone da parte qualcuno per la decorazione, salare. Aggiungere il brodo vegetale o di dado poco alla volta fino alla cottura del riso. Alla fine spegnere il fuoco aggiungere una noce di burro e lasciare riposare il risotto. Impiattare decorando con i carciofi tenuti da parte, parmigiano e pepe.

12 dicembre 2024

RISOTTO AL CAVOLO NERO, UVETTA E MANDORLE TOSTATE

Ingredienti x 2 p
120 g riso
300 g cavolo nero
1 scalogno
1 bicchiere vino bianco
50 g mandorle tostate
2 cucchiai uvetta sultanina
Burro q.b.
Olio evo q.b.
Sale
Parmigiano a piacere
Brodo q.b. 
Preparazione
Pulire il cavolo nero eliminando tutte le coste delle foglie, lavarle accuratamente, tagliuzzarle  grossolanamente.
Tritare grossolanamente anche le mandorle precedentemente tostate in forno o in un padellino e tenerle da parte. Mettere in ammollo l’uvetta in acqua tiepida.
Preparare il brodo per il risotto e tenerlo in caldo.
In un tegame mettere una noce di burro e poco olio e far rosolare lo scalogno tagliato a fettine sottili, unire il riso, farlo tostare e sfumare con un bicchiere di vino bianco.
Unire le foglie di cavolo e proseguire la cottura aggiungendo il brodo bollente poco alla volta e salare. Quasi a fine cottura , aggiungere l’uvetta strizzata, una parte delle  mandorle spezzettate, un paio di cucchiai di parmigiano e aggiustare di sale.
Al termine della cottura aggiungere ancora una noce di burro, lasciare riposare il risotto e poi impiattare decorando con le altre mandorle.

12 novembre 2024